Nuova collocazione per il “Tondo Doni” di Michelangelo

Florence

In the night between,,it,at closed museum,,it,the painting by Micheangelo,,it,also known as Tondo Doni,,it,has been moved from the Hall,,it,called "by Michelangelo",,it,Let's retrace the fascinating story,,it,It is the only certified painting by Michelangelo Buonarroti and since he joined the,,it,has changed location several times,,it,Michelangelo painted the Tondo for the merchant,,it,Agnolo Doni,,it,in relation to his marriage with,,it,Maddalena Strozzi,,it,o at the birth of children,,it,including a child,,it,The work was definitely completed by,,it,year in which Michelangelo left Florence for Rome and became part of the Agnolo Doni collection,,it,At the death of these,,it,became the property of his son,,it,Giovan Battista Doni,,it,The masterpiece remained in the heritage of the Doni family until,,it 27 and the 28 January 2013, a museo chiuso, il dipinto di Micheangelo “La Sacra Famiglia(nota anche come Tondo Doni) è stato spostao dalla Sala 25 alla Sala 35, detta “di Michelangelo”.

Ripercorriamo l’affascinante storia.

Si tratta dell’unica pittura certificata di Michelangelo Buonarroti e da quando è entrato alla Galleria degli Uffizi ha cambiato varie volte collocazione. Michelangelo dipinse il Tondo per il mercante Agnolo Doni in relazione al suo matrimonio con Maddalena Strozzi (1504) o alla nascita dei figli, tra i quali una bambina, Maria (1507). L’opera fu completata sicuramente entro il 1508, anno in cui Michelangelo lasciò Firenze alla volta di Roma ed entrò a far parte della collezione di Agnolo Doni.

Alla morte di questi, in 1539, divenne proprietà del figlio, Giovan Battista Doni. Il capolavoro rimase nel patrimonio della famiglia Doni fino al 1594, quando entrò a far parte delle collezioni medicee. All’inizio si trovava negli appartamenti granducali di Pitti Palace (Ferdinando I de’ Medici la volle “in camera” per poterla ammirare da vicino e a suo agio) e poi alla Galleria degli Uffizi (che era stata creata da suo fratello Francesco I, a cui era succeduto nel 1587). L’amore di Ferdinando I per l’arte era cosa nota ed è lungimirante (e per certi versi geniale) la Deliberazione del 24 October 1602 per impedire la dispersione e l’allontanamento da Firenze delle opere dei 18 maggiori maestri, fra cui al primo posto figurava proprio Michelangelo.

Da un inventario del 1635 (regnante Ferdinando II de’ Medici) il Tondo Doni risulta collocato nella Tribuna degli Uffizi: esattamente sopra la porta di ingresso dal corridoio. Tra il 1677 and the 1681 (regnante Cosimo III de’ Medici) l’opera venne spostata sulla parete opposta all’ingresso della Tribuna, sopra allo “Studiolo”, oggi perduto. Questa collocazione rimase sostanzialmente la stessa fino alla ristrutturazione leopoldina della Tribuna nel 1780.

Il Settecento è il periodo di minore attenzione verso l’opera, criticata perché lontana dal gusto che prediligeva Tiziano, Correggio e Raffaello. Anche per questo tra il 1758 and the 1783 la tavola risulta coperta, e non appare nella celebre veduta della Tribuna dello Zoffany tra il 1772 and the 1774. In 1780 la Galleria degli Uffizi fu interessata da profonde modifiche architettoniche che coinvolsero anche la Tribuna: il Tondo Doni fu rimosso e l’8 novembre 1780 all’opera fu sostituita la cornice originale con una più “moderna” quadrata e intagliata a cartigli e tralci vegetali. The new location of the work,,it,probably since,,it,when Lanzi saw her,,it,is documented in some incisions made between,,it,results in the lower register of the right wall opposite the entrance,,it,period during which the Uffizi Gallery was directed by,,it,Enrico Ridolfi,,it,at Tondo Doni the original frame was returned and placed on the opposite wall to the entrance,,it,behind the Medici Venus,,it,Later the Tondo Doni left the Tribune after almost three centuries because in the,,it,is placed in the disappearance "Stanza di Michelangelo",,it,corresponding to the first half of the current Sala del Gotico Internazionale,,it,where it is documented at least until,,it,the Tondo Doni changed its seat again because it was placed in Room XIII,,it, probabilmente sin dal 1782 quando la vide il Lanzi, è documentata in alcune incisioni eseguite tra il 1820 and the 1840, risulta nel registro inferiore della parete di destra di fronte all’ingresso.
Tra il 1890 and the 1903 (periodo durante il quale La Galleria degli Uffizi fu diretta da Enrico Ridolfi) al Tondo Doni venne restituita l’originale cornice e collocata sulla parete opposta all’ingresso, dietro la Venere Medici. In seguito il Tondo Doni lasciò la Tribuna dopo quasi tre secoli perché nel 1907 risulta collocato nella scomparsa “Stanza di Michelangelo”, corrispondente alla prima metà dell’attuale Sala del Gotico Internazionale, dove è documentato almeno fino al 1914. In 1920 il Tondo Doni cambiò nuovamente sede perché lo si trova collocato nella Sala XIII, denominata di Raffaello e Michelangelo, corrispondente all’attuale Sala 20 dedicata a Dürer e agli artisti tedeschi.

A causa della seconda guerra mondiale, il Tondo Doni lasciò gli Uffizi il 19 June 1940 per essere ricoverato nel rifugio bellico della Villa medicea di Poggio a Caiano; vi rimase fino al 23 October 1940 quando venne nuovamente trasferito, ma al castello di Poppi, sempre per motivi di protezione per gli eventi bellici. Rientrò nel Deposito degli Uffizi il 10 June 1945, per poi trovare di nuovo collocazione in Galleria dal 24 June 1948, sempre nella Sala XIII (today 20). La ristrutturazione operata nel dopoguerra da Roberto Salvini (che si avvalse di una commissione di illustri architetti formata da Michelucci, Gardella e Scarpa coadiuvati da Morozzi) e documentata nella sua guida della Galleria del 1952, coinvolse anche il dipinto di Michelangelo che venne spostato alla Sala 25, un cambio non solo di stanza, ma anche di corridoio.

Be first to comment

Leave a Reply

Contenuto non disponibile
Consenti i cookie cliccando su "Accetta" nel banner"

This site uses Akismet to reduce spam,,en,Learn how your comment data is processed,,en. Learn how your comment data is processed.