DOM PÉRIGNON ROSÉ VINTAGE 2008: LADY GAGA LIMITED EDITION

rosè

È un dialogo creativo continuo quello tra Dom Pérignon e Lady Gaga, che oggi danno vita a una nuova
creazione, frutto del loro comune desiderio di rivelare l’armonia che prende forma nelle tensioni, in
equilibrio tra polarità e dualità.
Per Dom Pérignon c’è sempre un’interazione tra il suo ideale estetico senza tempo e la personalità della
singola annata, un dialogo tra freschezza e maturità, luci e ombre. Per Lady Gaga c’è la volontà di
accostare codici culturali diversi, il paradosso tra popolare e avanguardia, l’impossessarsi delle regole
classiche, reinterpretandole per spingersi oltre i limiti della creatività.
Una Limited Edition che gioca su una tensione creativa Per questa nuova edizione limitata di Dom Pérignon Rosé Vintage 2008, le due anime creatrici traducono le proprie tensioni espressive in un design che sembra quasi esplodere nello spazio. Il coffret destrutturato si espande dall’interno, come se volesse sfuggire alla propria forma, donando al metallo un carattere quasi etereo. Tutti gli elementi si attirano armoniosamente l’uno l’altro, catturando quell’intensa vibrazione tanto amata da chi sente una connessione emotiva con le creazioni di Dom Pérignon e Lady Gaga – la cui collaborazione è stata svelata l’anno scorso.
Quando Dom Pérignon sceglie di essere Rosé, è in nome della libertà: la libertà di andare oltre le
convenzioni, cogliendo lo splendore rosso del Pinot Noir nella sua primordiale radiosità e catturandone
l’energia vitale in un assemblaggio audace e deciso.
Il bouquet di Dom Pérignon Rosé Vintage 2008 si apre immediatamente su aromi di lampone e fragolina
selvatica. Note cipriate di iris e violetta si fondono ben presto con gli aromi fruttati e persistono.
Lasciandolo respirare, il vino rivela sfumature più verdi, che evocano il ligustro, l’angelica e le foglie di
canfora. Al palato le prime sensazioni sono tattili, carnose, setose. Si dispiegano come una carezza che,
a poco a poco, diventa più decisa. La trama acida, firma di questa annata, si insinua nella struttura del
Pinot Noir e fa pulsare il cuore del vino. Il finale, con sentori di peonia e pepe bianco, è deciso e
persistente.

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