In Vino Veritas “garantita”: Erika e i suoi 12 assaggi di Erbaluce di Caluso

E che numeri siano. Siamo onesti, sono stati proprio 12, sì. 6 produttori di Erbaluce di Caluso, 12 tipologie tra bollicine, bianco fermo e passito. Prelibatezze culinarie presentate in un menu in 8 tempi pensato dallo Chef Mariangela Susigan. Giovedì 26 giugno nella splendida terrazza di Cavoli a Merenda in Corso Magenta 66 a Milano, mentre “la luna era una palla ed il cielo un biliardo” (cit. Lucio Dalla “Anna e Marco”).
Mi gira la testa. Colpa dei numeri (!?).
Ore 20.30 (in ritardo), un vestito completamente giallo, un’open toe tacco 13, e un bauletto Doctor Vintage anni ’20 (invidiatissima dalla mia amica). Erika ha fatto il suo ingresso. Il primo impatto: un cortile di vecchia cour milanese all’interno di un palazzo meneghino di fine ‘700. Prima volta per il naso all’insù e la bocca spalancata dallo stupore. Una regolatina al vestito e subito una sbirciata alla terrazza. E che terrazza. Primo piano: cavoli a merenda. Una caffetteria, un ristorante di nicchia, una scuola di cucina. Un luogo apparentemente vittoriano: specchiato, dipinto di bianco e di oro, in cui l’arte della cucina si è fusa nel design più innovativo. Che meraviglia. Che amore. Seconda volta per il naso all’insù. E penso subito a cosa scrisse Edoardo VII: “il vino non si beve soltanto, si annusa, si osserva, si gusta, si sorseggia e… se ne parla”. E quale spazio migliore per l’evento #erbaluceMi, organizzato da HonestCooking.it?
Di color Erbaluce sono gli acini in autunno: riflessi rosati e caldi che mano a mano si fanno più intensi, ambrati quando riversati verso il sole. Di Erbaluce di Caluso, vino DOCG delle colline di Caluso centro del Canavese (Torino), io mi sono nutrita questa sera.
Non ho potuto assistitere alla degustazione tecnica guidata da Domenico Tappero Merlo. Mi spiace non aver assaggiato la storia di Erbaluce e del suo territorio piemontese, ma ci hanno pensato Sandro e Marco dell’Azienda Vitivinicola La Masera, a raccontarmela. Due perfetti accompagnatori del gusto. Due personaggi che appaiono quasi come due cappellai matti a prima vista. Una compagnia davvero molto interessante. E pensare che il loro spumante si chiama “Anima”, e la loro passione per il vino nasce da un “sogno da bambini”. Il cuore insomma mi ha trascinata lì, e io mi sono completamente lasciata stuzzicare.
Oltre alla cantina La Masera, le altre sono state: l’ Azienda Agricola Giacometto Bruno, l’ Azienda Agricola Orsolani, l’Azienda Agricola Ciek s.s., le Cantine Crosio e la Società Agricola Cantine Briamara s.s.

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Il mio palato ha sentito ogni fragranza di tal bouquet di fiori d’Erbaluce, in modo distinto, completamente tondo, e il mio animo si è divertito per la naturalezza, la schiettezza e l’elegante artigianalità della serata e degli ospiti presenti. Fino a che non è stato coccolato da Mariangela Susigan, Chef Stellato del Ristorante Gardenia di Caluso, che ha creato piatti da incorniciare. Belli, ma così belli, che hanno dato quel tocco artistico e magico all’atmosfera. Tra l’altro, il dolce finale con il formaggio Blu di Moncenisio e quello con il Gorgonzola a cubetti, erano uno spettacolo di sapori.
Serata incantevole, conviviale, intensa, divertente, una di quelle serate che vorresti non finissero mai, che andassero avanti per ore e ore fino a perdersi nel manto scuro della notte.
Allora io chiudo gli occhi, annuso l’energia che si è creata intorno a me, e mi nutro di vita. E penso: Luca Maruffa e Guido Zoboli di HonestCooking.it hanno mantecato con amore una serata perfettamente riuscita. E io ne sono felice. Bravi!

di Erika Fabiano

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