Bubbles of Fashion AltaRoma 2013

IED Moda presenta, in occasione di AltaRoma, il progetto Bubbles of Fashion.

La commissione di esperti rappresentata dalla talent scout Simonetta Gianfelici, la PR Michela Bonafoni e il designer Marco Grisolia ha selezionato tra gli studenti di IED Moda Roma i progetti di eccellenza e d’innovazione di Emilia Biscuso, Sergio Campese, Italo Marseglia, Valeria Panci, Matteo Stani, Mario Gallo.
Emilia Biscuso per il progetto Innocent Purity trae ispirazione dalle linee pulite e minimali del Sanatorio di Paimio dell’architetto finlandese Alvar Aalto. L’essenzialità dei volumi ha ispirato un meticoloso lavoro di pulizia partendo dal recupero di vecchi colletti della bisnonna trasformati utilizzando materiali artificiali come pvc, tessuti gommati, neoprene e intrecci in plastica e intervenendo con lavorazioni di spalmatura e sfumatura di colore e l’inserimento di pieghe e trasparenze.
Sergio Campese esprime attraverso intuizioni improvvise, esplosioni di energia, acute percezioni, slanci appassionati una donna “immortale” che attraverso le proprie radici si rigenera e rinasce per mantenere il proprio spirito. Un progetto che attraverso una ricerca materica e cromatica plasma forme dinamiche che sprigionano un movimento naturale.


Italo Marseglia in un’ambientazione rarefatta, onirica tra “i meravigliosi edifici dell’impalpabile” (La zuppa e le nuvole di Charles Baudelaire), veste il corpo di nuove forme, drappeggi, pieghe, pieni e vuoti che si alternano nella silhouette, frutto di uno studio matematico della forma. Partendo dall’ipotesi di Reimann, spostando centri e vertici e distorcendo gli angoli e i lati della figura, il progetto prende forma tridimensionale modificando l’andamento e l’incedere della donna.
Valeria Panci presenta Silent Evolution, ispirato all’artista Jason de Caires Taylor. Reinterpretando la materia organica marina ridefinisce le superfici e le forme, enfatizzandone i concetti di leggerezza, galleggiamento e liquidità presenti nelle opere dell’artista. Abiti dalle linee curve e organiche, colori tenui, tessuti trasparenti caratterizzati da lavorazioni, drappeggi e ricami, creano superfici e volumi che
enfatizzano le forme del corpo femminile.
Matteo Stani in Id ego es io trae ispirazione dai tre strati della personalità enunciati da Freud nell’opera L’interpretazione dei sogni. Progetta una donna che si sente continuamente fuori luogo, “spogliata” dallo sguardo esterno dello spettatore. Una donna romantica, a tratti virginale e infantile, ma in maniera quasi perversa, mossa da una sensualità sussurrata, mai esplicitamente espressa, che quasi stranisce l’uomo che
la guarda.
Con Gazpacho Boom! Mario Gallo presenta un progetto di styling ispirato alla movida spagnola ed all’immaginario femminile di Pedro Almodóvar e della sua filmografia. Costruisce immagini attraverso elaborazioni grafiche e contrasti cromatici in cui la donna dallo stato di sottomissione si sublima attraversando tre fasi: la violenza subita, l’emancipazione da uno stato di dipendenza maschile, l’elevazione a “Donna Agrado”.

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