LA SEDUZIONE DEI VINI CIÙ CIÙ IN CORTE A MILANO

Un happening Summer Chic quello organizzato presso la scuola Food Genius Academy di Milano, mercoledì 16 luglio; un evento di degustazione vini Ciù Ciù e show cooking tenuto dal sommelier Luca Gardini e dalla Chef Ambra Romani.
Durante la serata ho incontrato personalità importanti della critica e del giornalismo enogastronomico, nonché buyer del settore vino e food, e ospiti d’eccezione del mondo della moda e dello spettacolo come Jo Squillo e Enzo Iacchetti. Ho avuto modo di conoscere anche un tipo interessante, Marco.
Mi ha presentato la sua enoteca “HIC” a Milano in Via Spallanzani. Mi raccontava che grazie agli espositori multimediali HiCellar ha vinto il Premio Formula Innovativa alla ventunesima edizione della guida Milano Gambero Rosso 2014. Attenzione però, è un’enoteca DOC: a Denominazione di Origine Condivisa. Mi ha fatto sorridere quando l’ho letto sul biglietto da visita, insieme ad altre chicche che ho trovato molto originali!
Ma torniamo all’incantevole favola Ciù Ciù. La prima cosa che mi colpisce [colpa della deformazione professionale] è: “Solchi. Radici. Sogni”. Il payoff dell’azienda. Solchi: qualcosa di molto profondo. Radici: la famiglia, la terra d’origine. Sogni: il toccare il cielo con un dito. L’azienda vitivinicola biologica Ciù Ciù nasce nel cuore delle colline picene, ad Offida (AP), nell’area di produzione del Rosso Piceno Superiore, e si estende su oltre 130 ettari. È stata fondata nel 1970 e oggi è gestita dai fratelli Massimiliano e Walter Bartolomei. I loro vini sono espressione autentica dell’impegno e della tradizione vinicola dell’azienda, frutto di ricerca e qualità sia in vigna che in cantina, ma anche di un ecosistema viticolo naturale di qualità con un “terroir” (microclima, suolo e sottosuolo) unico, insostituibile.

CiùCiù_AmbraRomani_CookingClass
In particolare ricordo un piacevole apprezzamento condiviso per i vitigni autoctoni delle Marche Passerina e Pecorino – i bianchi Merlettaie Offida DOCG Pecorino, Arbinus Verdicchio dei Castelli di Jesi DOP classico, e Evoè Passerina Marche IGP – ma anche per i rossi Esperanto Offida DOC Rosso e Lacrima di Morro d’Alba, Bacchus Piceno DOP, e per le bollicine, lo spumante Merlettaie Brut.
Ciù Ciù crea un’assonanza con “cic tu cic”, quel modo di dire italianizzato che ha a che fare con l’intimità, la familiarità e il desiderio di relazionarsi tra persone e ambiente in modo amichevole e intenso. Questa la serata estiva Ciù Ciù in compagnia di ottimo vino e persone appassionate. Il tempo si è fermato, e Ciù Ciù mi ha raccontato la sua storia.

Di Erika Fabiano

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