True Religion spring summer 2013

Il jeans è sempre sulla cresta dell’onda, non conosce declino e ha innumerevoli fan: oggi vogliamo raccontarvi la storia di un marchio americano che fa denim e che è pieno di grinta.

Il brand True Religion è stato fondato nel 2002 da Jeffrey Lubell, un autentico veterano del settore che ha costruito le sue linee su concetti forti: grande vestibilità, appeal senza tempo, estetica vintage. La sua storia è tipicamente americana, un po’ da film un po’ da self-made man: durante l’adolescenza a New York, Lubell scoloriva i pantaloni a zampa e personalizzava i suoi jeans coprendo gli strappi e le usure con toppe di vario tipo e si faceva da solo anche alle giacche, disegnandoci sopra le copertine preferite degli album musicali.

Qualche anno dopo, volle mettersi alla prova come stilista ed imprenditore dando libero sfogo al suo spirito innovatore e pensando a dettagli come cuciture più spesse in una grande gamma di colori, nonché travettature e minuterie metalliche oversize. Riuscì a piazzare un primo lotto in un negozio specializzato di Los Angeles e fece indossare i jeans al personale di vendita, ben sapendo che le sue particolarissime creazioni si sarebbero presentate meglio su corpi veri che sugli scaffali: inutile dire che tutti i capi furono venduti nel giro di un paio di giorni. Da allora il successo non si è mai fermato, anzi, è cresciuto sempre più ed oltre ai jeans per uomo, donna e bambino ora il marchio è esteso alla maglieria, all’abbigliamento sportivo, agli accessori ed alle fragranze. True Religion è oggi in vendita in più di 125 negozi indipendenti nel mondo, è distribuito in 50 paesi sparsi in tutti i continenti e vende anche attraverso una rete di e-commerce qualificati. Uno degli showroom direzionali più importanti si trova in Italia, precisamente a Milano.

C’è un modello del brand che è ormai un culto: si chiama “Joey”, è sia da uomo che da donna, ha le cuciture asimmetriche ritorte, le impunture colorate rinforzate e le tasche basse oversize con pattina. E’ amato da un pubblico variegato e gli estimatori vanno dalle mamme alle grandi star come Angelina Jolie, Jessica Simpson, Megan Fox, Kate Hudson e Jennifer Lopez.

Ma come nasce il nome del brand? “C’è una sola vera religione, la gente”, dice Lubell. E continua: “Tutta la gente del mondo indossa i jeans. Noi insistiamo su vestibilità, qualità e stile e il nostro desiderio è far sì che uomini e donne si vedano e si sentano bene nei loro jeans. True Religion è il mio sogno, la mia passione e la mia storia d’amore con il denim. Non si può essere tutto per tutti, così mi sono concentrato su quello che so fare meglio”.

La collezione per la primavera 2013 continua a mescolare l’abilità nella manifattura del denim con l’estrema attenzione per i dettagli. I colori sono i veri protagonisti e sembrano essere ispirati ai magnifici tramonti della West Coast. I temi e gli stili sono molti ed adatti ai gusti più disparati: “50s Group” punta su dettagli raffinati come gli interni rifiniti a contrasto, le cuciture in arancio intenso, l’etichetta posteriore in pelle lavorata a mano; “On the road” punta su articoli personalizzati e differenti gli uni dagli altri con effetti di macchie e pezze invecchiate; “General Lee” ha le tipiche doppie cuciture e fa una rielaborazione delle radici del marchio con lavaggi più scuri; “General Lee overdye” riprende le doppie cuciture ma su denim colorato e slavato; la linea “Paint platter leggings” è fatta per la donna con i colori del deserto della California su cui vengono realizzate ombreggiature realizzate su capo; infine la linea “Oil dye slin fit” è dedicata agli uomini con un look vintage ed attenti alle tendenze, con un tipo di fitting slim o a gamba dritta.

Non c’è che dire, Mr. Lubell si è davvero concentrato su ciò che sa fare meglio.

Ringraziamo l’Ufficio Stampa Smith-Petersen.

 

di E. Pirre’

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