Nell’ambito di AltaRomAltaModa Gennaio 2015 la mostra “Un Secolo di Forme–Il Cappello Made in Italy” di Patrizia Fabri per Antica Manifattura Cappelli. Il più antico laboratorio romano di cappelli che ha ottenuto il riconoscimento di Bottega Storica dal Comune di Roma.
Un viaggio immaginario,in un secolo di moda femminile, ripercorso e narrato dalle forme di legno, nucleo riginario di ogni copricapo. L’installazione, sotto la direzione artistica dello scenografo Paki Meduri, coniuga, in un dialogo avvincente e serrato, presente e passato.
Il cappello, proprio perché indossato nel punto più importante del corpo, la testa, rappresenta la chiave di volta dell’armonia del gioco dei volumi nell’intera mise femminile.
In un’ideale passerella piccole forme di legno per le cloche degli anni ‘20, bizzarre per i cappelli surrealisti degli anni ‘30, basse e di stile maschile per i cappelli da indossare in bilico sulla testa per gli anni ‘40. Geometriche pagode per i sofisticati cappelli da abbinare agli abiti di Christian Dior degli anni ‘50 e poi gonfie toque per cappelli che possano contenere i cotonatissimi capelli degli anni ‘60, “pamele” dalle grandi falde per i cappelli di paglia che rappresentano la contestazione degli anni ‘70, mentre forme equilibrate e finto bon ton parlano dell’opulenza degli anni ‘80, fino ai volumi bizzarri ed impossibili utili alla realizzazione di cappelli da portare solo in sfilata degli anni ‘90 che segnano il declino del quotidiano uso del cappello, per giungere in conclusione a forme contemporanee come la forma di pagoda gigante realizzata per costruire un cappello disegnato da Roberto Capucci nel 2010.
In esposizione anche una selezione di cappelli che prende vita, come per magia, dalle stesse forme di legno. E, accanto alla tradizione, si fa largo l’innovazione con l’esclusiva collezione firmata Patrizia Fabri che presenta, tra gli altri, un cappello in feltro giallo e piume di fagiano, un turbante scultura in buntal, una Pagoda parasisol.
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