“Sculture da ridere” mostra a Bologna

Dal 20 giugno al 22 settembre 2013 presso le sale di Casa Saraceni, sede della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, via Farini 15,  la mostra “Sculture da ridere.Da Adriano Cecioni a Quinto Ghermandi. Tra Ottocento e Novecento, un secolo di caricatura e satira nella scultura italiana”.

La mostra è curata da Alfonso Panzetta, direttore scientifico del Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento di Montevarchi (Ar). Il percorso espositivo comprende 170 opere che vanno della fine dell’Ottocento agli anni Novanta del Novecento tra terrecotte, bronzi, gessi, disegni e dipinti di una quindicina di artisti.  Un importantissimo nucleo di 60 pezzi che raffigurano personaggi come, tra gli altri, Nilde Jotti, Enrico Berlinguer, Ciriaco De Mita, Giulio Andreotti, Giorgio Napolitano, Sandro Pertini, Achille Occhetto, Bettino Craxi, Amintore Fanfani, Giovanni Spadolini e un giovane Antonio Di Pietro ancora in toga, ma anche sindacalisti come Carniti, Lama e Benvenuto e gli esponenti della cultura e dell’industria come Antonio Zichichi e Gianni Agnelli.

Caricature deformi di politici ladri, sbavati di rossetto, colti su un divano di postribolo, “fantasmi” nudi e paludati difesi unicamente dai loro organi genitali che hanno costretto gli organizzatori a riservare questa sezione ad un pubblico adulto. Ci sono poi le opere di Umberto Tirelli, modenese che ha vissuto a lungo a Bologna. Grande disegnatore di caricature per i più importanti periodici italiani tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, è presente con venti  caricature in terracotta dipinta, tutte assolutamente inedite, tra lequali quelle di Giosuè Carducci, Guglielmo Marconi, Eleonora Duse, Emma Gramatica e Primo Carnera.

Tavole colorate e un grande dipinto inedito raffigurante il “Caffè Nazionale di Bologna”, popolato delle caricature di personaggi e artisti della Bologna degli anni Venti del Novecento. Tra le altre opere esposte una dozzina sono dei macchiaioli Adriano Cecioni e Angiolo Tricca tra terrecotte policrome e tavole caricaturali e poi anche Leonardo Bistolfi, Enrico Caruso, Ettore Ximenes, Felice Tosalli, Giuseppe Renda, Timo Bortolotti, Rodolfo Castellana, Amilcare Guido e Renato Brozzi. La mostra è organizzata dal Comune di Montevarchi, Assessorato alla Cultura, insieme all’Associazione “Amici de Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento”, Genus Bononiae e Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, curata dal direttore scientifico del Museo Civico di Montevarchi Alfonso Panzetta. I patrocini sono della Regione Toscana, della Provincia di Arezzo, della Fondazione Carnevale di Viareggio e il sostegno e la collaborazione di Edizioni Fioranna, Accademia di Belle Arti di Bologna – Scuola di Restauro, Unipol Assicurazioni.

“Sculture da ridere. Da Adriano Cecioni a Quinto Ghermandi. Tra Ottocento e Novecento, un secolo di caricatura e satira nella scultura italiana”

Casa Saraceni, via Farini 15 – Bologna

vernissage mercoledì 19 giugno ore 18

dal 20 giugno al 22 settembre 2013  ( chiusa dal 3 al 19 agosto)

www.genusbononiae.it  www.ilcasseroperlascultura.it

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