Rossano B. Maniscalchi ci viene incontro raggiante e sorridente, con l’inconfondibile accento toscano: “Ringrazio per il ‘grande’ – osserva – in realtà mi considero una persona coi piedi ben saldi in terra, che ama far bene il proprio lavoro.”
Muovendoci nei grandi e luminosi spazi di Palazzo Tornabuoni in via dei Pescioni, ci vengono offerti raffinati cocktail quale omaggio alla lettura fotografica di questo artista, autore tra l’altro di magnifici ritratti di Capi di Stato, Premi Nobel, artisti, attori, buoni intellettuali, nonché capitani d’impresa. Immagini introspettive in cui Maniscalchi è abilissimo a “scavare dentro”, in una raffinata tecnica di risoluzione, unica nel suo genere. Scatti alquanto spontanei realizzati nelle principali città del mondo, dove egli adesso si muove quasi quotidianamente al cospetto dei ‘grandi’.
Dopo l’esperienza d’immagini di still life e advertsing, Maniscalchi oggigiorno ha raggiunto una fama internazionale grazie ai suoi portraiture, fashion, cultura, art, con buone dosi di beauty e glamour fotography, anche nel campo della pubblicità. Persona curiosa ed altamente minuziosa, elabora coi suoi click immagini da favola, capaci di suscitare emozioni di forte impatto. Chi osserva ‘viaggia’ verso spazi alternativi immedesimandosi nelle sue opere, trapassando il concetto statico di visionar foto, sino a raggiungere suggestioni di sublime elevazione , persino negli aspetti d’usuale quotidianità. Ogni cosa per lui è fonte di dialogo, ed egli interroga il mondo spostandosi di continuo con gli amati “ferri del mestiere”, in Europa ma anche Florida, California e nella Grande Mela. Molti i suoi luoghi ideali, anche se la “dimensione verde” delle amate campagne lo inebria continuamente verso lidi sempre nuovi, in cui regolarmente si contraddistingue la sua alta professionalità.
Sorridente con drink in mano…”Sono particolarmente grato a Stefano Ricci per l’opportunità di avermi fatto presentare nonché esporre questo libro – prosegue – hanno creduto in questo progetto e non è detto che non se ne aprano altri nella nostra bella Italia, nonché in altri angoli del globo. “
Ci può dire qualche nome illustre presente in questo volume?
“Mah…Bocelli, Rita Levi Montalcini, Barak Obama, Salman Rushdie, Lucia Bosè, Helmut Berger, Michelangelo Antonioni ed ancora tanti altri, ma non tutti poichè non è stato proprio possibile inserirne altri. Mi dispiace,sarà per la prossima volta…almeno lo spero!”
Di qualcuno di loro è diventato amico?
“Si, come no…mi viene in mente Arnaldo Pomodoro, il Premio Pulitzer Michael Cunningham che tra l’altro mi ha fatto la prefazione, Ray Manzarek dei Doors purtroppo scomparso da poco e ricordo con gran piacere anche Rushdie, grande personaggio, per me è stato un onore fotografarlo. D’obbligo menzionare anche Gian Luca Tenti di Monsieur e National Geograpich, anche lui curatore del mio volume”.
Lo troviamo in vendita?
“No, solamente su internet, in quanto è un progetto no-profit – edizione limitata realizzato in collaborazione con amici – partners .”
Facendoci posto tra la bella fetta di presenze rigorosamente ad invito, riusciamo a sfogliare il libro – più che un libro è un bel tomo – dove i passi iniziali di Michael Cunningham recitano: “Face-It è il decimo volume firmato dal fotografo fiorentino – una persona che rifiuta di auto confinarsi, uno dei pochi in grado di superare le divisioni delle differenti sezioni, come amante del mondo in ogni suo aspetto.”
Notevole anche il contributo di Arnaldo Pomodoro: “Il contrasto di luci ed ombre nei suoi ritratti, rappresenta una straordinaria qualità di visione ed espressione.”
Non manca inoltre come precedentemente menzionato da Maniscalchi, il giornalista e scrittore GianLuca Tenti capace d’osservarne le grandi rime poetiche verso la celebrazione del corpo umano: “Un istinto ancestrale che proietta i frammenti di un istante quotidiano nell’eternità.
di Carla Cavicchini
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