Il Rinascimento di Raffaella Curiel

Nella superba cornice dell’Ambasciata di Turchia a Roma, Raffaella Curiel,  “l’intellettuale della moda italiana”, porta in passerella la vera ricerca stilistica fatta di tanti piccoli dettagli che richiedono mesi e mesi di lavorazione a mano.

In barba della crisi, la Curiel mostra al suo pubblico una collezione “ricca” di dettagli, tessuti preziosi e colori.

La musa ispiratrice per la collezione di Raffaella Curiel è una donna del Rinascimento. Si tratta di Simonetta Vespucci, una  nobildonna del tempo, amata da Giuliano de’ Medici (fratello minore di Lorenzo il Magnifico), ritenuta dai contemporanei come la più bella donna vivente e musa ispiratrice di Sandro Botticelli e Piero di Cosimo.

Con queste parole la Curiel ci racconta della sua musa ispiratrice: “ammirando il ritratto quattrocentesco di Simonetta Vespucci del Botticelli, a parte l’emozione immediata e profonda, ne ho percepito fortemente la bellezza, la classicità e la femminilità. Con questo concetto ho iniziato la mia nuova collezione. La stilista, infatti, ha da sempre cercato di esaltare il modo di vestire classico con quel garbo, con quella leggerezza e con quell’inno alla donna che si riepiloga nel sublimarla al massimo nelle sue forme ed espressioni – sia pure intrise di eleganza attuale”.

La donna di Raffaella Curiel è una sorta di madre natura nobildonna opulenta e floreale, ma mai troppo sfarzosa.  Abiti eleganti ma anche versatili, «facili da trasportare», come li ha definiti  lei stessa.  Abiti con un  giusto equilibrio tra lunghezze e larghezze, proporzioni studiate meticolosamente e aggiunta di dettagli che valorizzano gli abiti. Voile, chiffon, pizzi, intarsi, drappeggi rigorosi, per una collezione di tailleur, abiti sirena o abiti tunica, che dal monocromo bianco o cipria arrivano alla preziosità dell’oro, al verde dei boschi, al rosso peonia, ai boccioli di campo e all’azzurro cielo.

Accenni di sensualità sono dati dalle spalle spesso lasciate scoperte, dagli abiti che aderiscono al corpo, come un bel vestito lungo, color carminio, con un rigonfiamento molto glamour sul fianco. Gli accessori che completano gli outfit sono, come sempre, disegnati, dalla figlia della stilista.

Originalissime le scarpe: trasparenti con pietre applicate.

Durante la  sfilata un omaggio all’ambasciata turca, con un abito dallo stile orientale con un trionfo di colore oro.

In questa edizione di AltaRoma quattro firme,  (Molaro, Susceptible, Sarli e la Curiel) hanno portato in passerella abiti che mescolano arte, moda e artigianato, per arrivare a delle creazioni uniche che fanno sognare.

di Alessandra Ianni

Credit Michela De Nicola

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