Curiel: l’alta moda omaggia Tchaikovsky

Raffaella Curiel ama ispirare la sua proverbiale sartorialità al genio dell’arte del passato: Vermeer , Velasquez, Picasso, Frida Khalo, Victor Hugo, Proust. Nella collezione autunno inverno 2014 – 2015 sceglie di condurci sulle note di un irresistibile e romantico Tchaikovsky: sfila la magnificenza della quotidianità nei palazzi degli zar, l’aristocrazia raffinata e colta. E poi le sinfonie russe, slave, polacche risuscitano un balletto di etnie dal baltico alla mongolia: alto e ricercato lusso della nobiltà e fantasia creativa dell’uomo comune di Cecov. E così tessuti di ogni colore e composizione si rivelano armonici negli accostamenti d’insieme: i bruciati i verdi gli ametista il rubino il nero l’oro il turchese.

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Tutte le variazioni delle fantasie cashmire, tessuti a mano o ricamati, pied de poules, principe di galles e chevrons per i tailleurs, velluti stampati o uniti, crepes. Giochi di impunture negli abiti, tailleurs a doppie gonne, sotto al ginocchio e sopra longuette in controtendenza, costruiscono una donna aristocratica e sofisticata con le spalle pronunciate e la vita sottile. Tuniche russe con ricche cinture gioiello e la sera esplode il lusso quanto mai ricercato ottenuto dalla sovrapposizione di tessuti ricami panneggi. Il fedelissimo parterre Curiel composto dalle signore dell’alta società, romana e non solo, applaude e commenta “ecco questa è l’alta moda.”

di Carlotta Marongiu

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