Arch-Couture in passerella: La Maison Sarli apre AltaRoma

L’attesa kermesse romana è stata inaugurata da un grande evento, destinato a rimanere a lungo nella nostra memoria. A scendere in passerella le creazioni di Carlo Alberto Terranova, direttore creativo della maison di Via Gregoriana.

Il pensiero e l’arte di Terranova sono espressi in maniera magistrale nella nuova collezione presentata lo scorso 5 luglio a Roma. Una collezione che oscilla tra arte e architettura e che ha trovato il suo palcoscenico nella Pelanda del Testaccio, con lo sfondo del Big Bambù, la scultura realizzata con canne di bambù dagli artisti statunitensi Mike e Doug Star metà scultura e metà architettura,che ha accolto i 500 ospiti della sfilata.  L’organismo vivente in continua trasformazione, intreccio fittissimo di migliaia di aste di bambù, rappresenta il continuo cambiamento della moda Sarli, flessibile ed adattabile nella molteplicità delle trame e dei tagli. A «Big Bambù» è stata accostata una grande istallazione di 34 abiti-scultura dell’atelier, appena usciti dalla rassegna ai Musei Capitolini: lì i modelli-scultura erano tra statue classiche, al Macro saranno immersi nell’arte contemporanea. 
I saloni dei macelli, i recinti e le vasche dell’ex mattatoio La Pelanda, sintesi di architettura industriale trasformata in spazio dedicato alla cultura, hanno fatto dunque da scenario all’inconsueta passerella di « Temporary Arch-Couture». 

Le creazioni, che mescolano in modo sapiente culture e stili diversi si ispirano alle grandi architetture delle città di Sidney, Pechino, Bilbao, Abu Dhabi.

Un mix sapiente di glam rock e avantgarde esaltato da preziose memoires d’archivio. Gli abiti portati in passerella stupiscono gli occhi del pubblico per la perfezione della loro realizzazione, le stoffe preziose finemente ricamate e le incredibili geometrie con silhouette che sembrano scolpite nell’aria e sfidare la forza di gravità.

Gli abiti da cocktail sono impreziositi da pannelli scultorei e sapienti drappeggi costituiscono un inno alla vera eleganza. Banditi dalla passerella spacchi, scollature e trasparenze, lo stile scelto da Terranova è uno stile elegante e raffinato, sensuale ma mai volgare, per una donna bon ton che seduce con stile. Negli abiti da gran sera l’avanguardia architettonica si fonde nei ricami sempre a contrasto, mentre tessere di luce esaltano l’astrattismo geometrico delle linee che ricordano il landscape del Guggenheim Museum di Bilbao.

Volumi architettonici indossati e costruiti con ricami e tessuti preziosi, come nelle giacche di gazaar e broccato in seta e nei vestiti da giorno in crepe di lana double coni, pieghe, ellissi rievocano la Sidney Opera House di Jorn Utzon.

Si arriva poi alle trasparenze e alla dettagliata struttura di trame a “Nido d’uccello” fatta di organza e cristalli Swarovski dell’abito da sposa, in bianco Sarli, evocazione dello stadio di Pechino di Jacques Herzog e Pierre de Meuron che l’hanno ispirato. 

Anche i colori sono quelli metallici delle materie impiegate nelle grandi opere: il nero, il grigio acciaio, i blu,carta da zucchero e copiativo, il rosso bruno. E infine, il bianco-Sarli.

Con le creazioni della maison Sarli tornano in scena la bellezza, la raffinatezza e l’eleganza della vera moda italiana, per una donna che seduce con stile, lo stile inconfondibile dello “scultore dell’alta moda”.

di Alessandra Ianni

Credit Michela De Nicola

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