Joel-Peter Witkin: Il Maestro dei suoi Maestri

La mostra propone una selezione dei lavori del fotografo americano, noto per le sue immagini enigmatiche in cui la gloria del corpo umano si confonde con la miseria e la ricerca spirituale con l’inquietudine religiosa.

Nel suo lavoro Witkin applica la metodologia compositiva tipica del pittore, rivisitando i temi della mitologia occidentale, i capolavori della tradizione artistica europea e la rappresentazione canonica del corpo umano.

Il lavoro di Witkin è dominato dal tema della rappresentazione della nudità, i suoi legami con l’erotismo, la sofferenza e il piacere, ma anche con il deterioramento e la morte.

In un percorso di 55 opere, la mostra offre l’occasione di apprezzare l’aspetto creativo e interpretativo di Witkin nella sua sperimentazione fotografica. Ogni opera è il risultato di una lunga e complessa elaborazione formale che riguarda sia i soggetti ritratti che il processo di stampa. Le fotografie sono frutto di una serie di passaggi manuali in cui Witkin sperimenta le tecniche più diverse dal graffio allo strappo dei negativi, dall’utilizzo di filtri a varie tipologie di ostacoli posti tra il supporto e l’ingranditore.

Le scene sono ricche di rimandi, più o meno espliciti, ai grandi maestri dell’arte da Velasquez a Manet. Witkin affronta le stesse problematiche plastiche e gli stessi ambiti iconografici di questi capolavori, ritraendo e celebrando in atmosfere sublimi i corpi di soggetti ritenuti storicamente non rappresentabili come nani e storpi, androgini ed ermafroditi.

Le opere di Witkin sono state esposte nei principali musei e centri d’arte internazionali; nel 1999 è stato nominato Chevalier de l’ordre des Arts et des Lettres e nel 2000 Commandeur de l’ordre des Arts et des Lettres.

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