‘Le caserme Tassi e Baldissera. Opere e arredi’

Custodiscono un piccolo ‘tesoro’ di arte e arredi, sconosciuto al grande pubblico, le caserme dei Carabinieri Vittorio Tassi e Antonio Baldissera a Firenze, storiche sedi del Comando Legione Carabinieri Toscana.

Queste opere, concesse in deposito, dalle istituzioni preposte alla tutela dello straordinario patrimonio artistico e museale di Firenze, sono documentate per la prima volta nel libro ‘Le caserme Tassi e Baldissera. Opere e arredi’ a cura di Maria Sframeli (Edizioni Polistampa), realizzato col contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, presentato giovedì 19 luglio alle ore 18 all’Auditorium dell’Ente Cassa di Risparmio. Presenti la curatrice, il Comandante della Legione Carabinieri Toscana Generale di Divisione Giovanni Nistri, la Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze Cristina Acidini, la Soprintendente del Museo Stibbert Kirsten Aschengreen Piacenti, il presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze Jacopo Mazzei.

L’occasione è offerta dal ventennale della fondazione del Comando Legione Toscana e l’Ente Cassa ha sostenuto volentieri la pubblicazione, scrive nel volume il suo presidente Jacopo Mazzei, ‘’per l’attenzione del tutto particolare, da parte degli ambienti militari, verso le opere d’arte ‘distaccate’ presso questa o quella sede e perché il patrimonio artistico nazionale, attraverso la ‘rete’ di edifici del demanio pubblico e di uso statale come le caserme, contribuisce a rafforzare l’unità culturale civile del nostro Paese’’.

‘’Questi uffici sono a ben vedere – osserva il Generale Giovanni Nistri – l’effettiva espressione dello Stato in periferia e poter esporre opere appartenenti al patrimonio nazionale ne rafforza  l’intima funzione di rappresentanza statuale, ben oltre le intrinseche funzioni di decoro e arredo’’.

Il libro, spiega la curatrice Maria Sframeli, ‘’nasce dalla ricognizione del patrimonio delle Gallerie fiorentine che ha oggi dimora nelle sedi istituzionali dello Stato e dalla tenace azione di tutela esercitata negli anni dall’Arma, in questo caso rappresentata dal Comando Legione Carabinieri Toscana. Quando l’Arma prese possesso delle due caserme (Vittorio Tassi, nell’antico complesso di Santa Maria di Candeli e Antonio Baldissera sul Lungarno Pecori Giraldi) i due edifici erano privi di arredi e di opere d’arte. Ebbe così inizio la selezione delle opere che dovevano essere di buona qualità, in quanto chiamate a svolgere una funzione di rappresentanza, ma che non potevano essere i capolavori citati nelle guide e pubblicati nei manuali di storia dell’arte, destinati ad essere ammirati nei musei. Sono però di grande soddisfazione le inaspettate sorprese scaturite dalla nostra ricerca: l’identificazione delle provenienze, medicee, lorenesi e sabaude, il riconoscimento di quadri d’autore, ma soprattutto il ritrovamento delle pale d’altare settecentesche che facevano dell’antica chiesa di Candeli, a detta del Lastri, una “piccola galleria di pitture”. Fra queste la grande tela di Francesco Botti, ritrovata nei depositi di Palazzo Pitti, che ci si augura di veder tornare presto, dopo un indispensabile restauro, nella collocazione originaria.

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