La Grotta Grande del Buontalenti splende di “Nuova Luce”

Ore 19 appuntamento d’arte : restauro illuminotecnico artistico della Grotta Grande di Buontalenti in Boboli.

Si tratta di un evento che celebra la terza edizione del “Firenze Gelato Festival”, un omaggio alla città di Firenze ed all’inventore del gelato moderno. Sono certo che molti di Voi sono a conoscenza del fatto che il gelato nasce proprio nella città medicea.

Il restauro è frutto della collaborazione tra Sammontana, main sponsor della manifestazione, e Targetti in coordinamento con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo museale della città di Firenze.

Tutti pronti per il taglio del nastro manca solo il sindaco che arriva a Palazzo Pitti in sella alla sua bicicletta. Seguono i discorsi di benvenuto ed il fatidico taglio da parte della Dott.ssa Cristina Acidini, Matteo Renzi e Marco Bagnoli ( Amministratore delegato di Sammontana).

Un po alla volta si entra all’interno di questa straordinaria opera del tardo manierismo accompagnati da un sottofondo musicale che preannuncia lo stupore che si prepara ai nostri occhi.

La grotta fu realizzata, tra il 1583 ed il 1593, dal Buontalenti per volere dell’eclettico e capriccioso Granduca Francesco I de’ Medici che decise di trasformare l’esistente vivaio vasariano in una grotta dove poter trarre frescura per se ed i suoi sopiti durante le calure fiorentine, ma soprattutto per meravigliarli con i giochi d’acqua.

Tutti i materiali utilizzati sono naturali, quelle che a prima vista possono sembrare delle colate sono in realtà stalattiti. Nella prima stanza, la piu’ grande, si trovano i quattro Prigioni di Michelangelo (sostituiti nel 900’ da copie), mentre gli affreschi sono di Bernardino Poccetti. Sul loculo del soffitto era presente, secondo le descrizioni, una sfera trasparente con pesci in modo da creare luci e riflessi.

Nella seconda stanza al centro è posto un gruppo marmoreo raffigurante Paride ed Elena (secondo altri si tratterebbe di Teseo ed Arianna) opera di Vincenzo de’Rossi.

Nell’ultima e terza stanza ammalia il visitatore la Venere del Giambologna che si erge da una vasca marmorea sulla quale si arrampicano quattro satiri maliziosi. Una sublimazione dell’eros.

Attraverso un complesso gioco di luci e specchi il progetto Targetti riporta alla vista la natura giocosa della Grotta. Vi consigliamo una visita, si resta sbalorditi!

Giunge anche un graditissimo omaggio: il volume “Bernardo Buontalenti e la Grotta Grande di Boboli”, edito da Maschietto Editore a cura di Sergio Risaliti. Tra gli autori la Cristina Acidini (Soprintendente del Polo Museale Fiorentino), Alessandro Cecchi (Direttore del Giardino di Boboli).

Ma le sorprese non sono finite. A seguire un dinner party nel maestoso cortile dell’Ammannati di Palazzo Pitti.

Si entra dall’imponente portone e ci accoglie l’Intermezzo di Mascagni. Che delizia. Anche questo luogo è fatto per far sognare. La porzione di cielo delimitata dal cortile sembra quasi un dipinto e se a questo aggiungi una struggente Moon River….Gli ingredienti ci sono tutti.

Tra un ricco buffet salato e dolce, si conclude la serata al carretto dei gelati, naturalmente Sammontana.

Ringraziamo la Ludovica, dell’ufficio stampa Dorado Comunicazione, per la estrema gentilezza e professionalità avuta nei nostri riguardi.

Credit Barbara Vallone

 

 

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