La bellezza solidale: Il buio oltre la porta

 

Nel salone di Aldo Coppola, in via Terraggio 23, si è svolta la presentazione dell’ultimo libro di

Nicoletta Sipos, scrittrice e giornalista,Il buio oltre la porta”, edito da Sperling & Kupfer.

Ospiti della presentazione: la moderatrice Elena Mora, redattore capo del settimanale Diva e Donna e Raffaella Fusco, ispettrice novarese dell’Ufficio maltrattamenti sui minori.

Primo di una serie d’incontri, l’evento ha aperto il ciclo dedicato a “La bellezza solidale”. Il progetto ha visto tra i suoi maggiori sostenitori, Eduardo Vittorio Cerulli, proprietario del locale.

L’attualissimo tema sul quale l’autrice ha acceso i riflettori è il femminicidio.

Tratto da una storia vera, quella che la Sipos sceglie di raccontare, è la verità di una donna proveniente da un ceto sociale medio-alto dimostrando, ancora una volta, quanto poco raro e tanto insidioso sia il problema della violenza domestica.

Alice, la donna specchio dietro la quale si cela la vera identità della persona colpita, si aliena nell’immagine idealizzata di un uomo, il marito, che surroga i gesti affettuosi di una sana unione affettiva, con desiderabili beni di lusso.

È una storia come tante, quella di Alice.

Eppure, prima di arrivare al capolinea e di toccare il fondo, di segnali ce ne sono sempre.

Ma la paura per la propria vita, unita alla paura di non farcela a tirarsi fuori dall’inferno domestico in cui si è lentamente precipitati, o ancora la paura di ammettere di aver fallito la propria scelta sentimentale, paralizza molte donne rispetto al solo immaginare di poter superare queste situazioni, con il “mero” prezzo di sopportare il peso dell’esperienza.

 di Camilla Titomanlio

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