Patty Pravo…eternamente Signora

 

E’ una bambola che respira, parla, mostra labbra ben carnose e  spalanca gli occhi belli a mo’ di chiarimento nelle sue risposte ‘secche’ e talvolta lapidarie. Siamo alla Galleria del Costume di Palazzo Pitti  per la mostra “Donne protagoniste del ‘900” dove la divina Patty, musa incontrastata della musica italiana  – mai stata il tipo della borghese…-  ha donato quattro abiti  indossati in quattro diverse edizioni sanremesi del festival: stupenda la tunica ‘oro’ del 1984, assieme agli altri tre creati nella nostra regione: due sono della maison Gucci. E’ doveroso aggiungere che Palazzo Pitti  ci  permette d’osservare anche capi d’abbigliamento illustrissimi  provenienti da mitiche  figure nel corso di questi ultimi trent’anni: qualche nome? Donna Franca Florio, la bravissima Anna Piaggi, Eleonora Duse – c’è poco da dire…- Maria Cumani grande ballerina nonché moglie di Salvatore Quasimodo, ed altre ancora tipo  l’eccentrica – e non poco! – Cecilia Matteucci Lavarini.

 Mentre le note musicali  della poliedrica veneziana ‘salgono’ è piacevole osservare tal location ove un enorme grande scalinata ben illuminata – ha qualcosa anche di pianola – ci porta  a rivivere il palco dell’Ariston. Eccola Nicoletta Strambelli,  pacata, sorridente, spesso ironica nella sua mise nera col bel giacchettino luccicante. “Si, amo molto il nero ma anche il bianco e qualche bella tonalità di verde. I tacchi non li metto…cammino anche  bene con loro, ma mi sento alta di natura, quindi!”

Biondissima e con i capelli lisciati, dopo un po’ inforca degli occhiali molto belli, ‘dark’, con un non so che di triangolo, ed un cappellino a maglia che  magnificamente  “si sposa” col suo look.

Gli domandano in quale abito si sente più a suo agio: lungo, corto, modello ‘geisha’…

Beh…quello a maglina di ferro l’ho amato moltissimo, l’idea fu mia e Gianni (Versace)  tra l’altro mio grande amico, lo realizzò perfettamente. Ricordo quando veniva da me col blocchetto; d’altronde più grandi sono, più sono normali. Ma anche con Cavalli ho avuto buone collaborazioni e…penso proprio che le riavrò!” Prosegue puntualizzando: “L’abito è una capo pratico che deve calzare a pennello e che esprime molto; quanto all’eleganza…c’è o non c’è! Per un lungo periodo ho amato il Giappone, vivevo in America, conoscevo molti giapponesi e da  questo maturò in me una gran ispirazione. Mi piace collaborare con stilisti adattabili, ho le mie idee, ho sempre disegnato  e se loro ‘costruiscono’ con poco ego, possono venir fuori dei buoni lavori. Adesso sono qui, in questo bellissimo spazio con un allestimento spettacolare e  pertanto sono grata e lusingata di  tal  dono.”

Quindi di questa città che l’ha ospitata…

Io a Firenze ho sempre avute case, ho un rapporto ottimo, vengo spessissimo, i miei più cari amici vivono qui, quindi…e non mi domandate chi sono! però questo lo dico, sì, non fanno parte del mondo dello spettacolo.” Mi guarda fissa mentre scatto qualche fotografia e…”Guardi, per favore, niente primi piani!”. Esaudita.

Se dovesse fare un bilancio dell’ex ragazza – mi viene ragazzaccia – del Piper ad oggi?
Sto bene.”

Rifarebbe tutto quello che ha fatto?

Per forza, non si torna certamente indietro! E non mi sono fatta mancare niente!”

Rimpianti?

Per carità. Che brutta parola!”

Un ultima domanda! Ultimamente Riccardo Fogli a “Tale e Quale”  le ha fatto l’imitazione e…

Beh…lo sapro’…sono andata a trovarlo e mi sono fatta una risata incredibile. I miei rapporti con lui sono ottimi anche se non ci vediamo da quarant’anni, quanto all’imitazione, questo giudicatelo voi! Però per favore…non è che mi vada troppo continuare su  questo argomento.”

Mentre gli domandano di Sanremo, nella  risposta avverto quel che di ‘vis’ polemica.

Col festival sanremese ho definitivamente chiuso, ma non c’è polemica, questo lo dice lei! è semplicemente una mia decisiooone.” La voce tuonante si sofferma molto sulle ‘o’  poiché come sempre la nota cantante scandisce ben bene le parole soffermandosi al bisogno, con quelle ‘note’ squisitamente francesi che avvertiamo quando parla e gesticola in gran naturalezza.

Ecco arrivare quel ‘basta’?  scandito dalle sottili  braccia appena alzate che non poco ha d’imperativo. Effettivamente non è stata sfuggente. Quanto alla perfetta forma fisica non è proprio il caso porre domande in merito, anche se amo citare ciò  che lessi qualche annetto fa: “Ebbene sì, faccio le capriole sul letto!”

di Carla Cavicchini

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