Giuliano Fujiwara womens spring summer 2013

Recentemente il grande designer giapponese Yohji Yamamoto ha rilasciato una dichiarazione molto interessante. “A me non interessa continuare a disegnare abiti che rispettino il mio stile, a me interessa cambiare”: queste sono state alcune delle sue parole rilasciate al quotidiano di moda americano WWD.

Perché iniziamo questo articolo con queste parole? Perché crediamo che siano sacrosante, che l’innovazione nella moda sia fondamentale e che questa sia la strada intrapresa dal marchio Fujiwara.

Avevamo iniziato a raccontarvi il cambiamento Fujiwara attraverso l’incontro con Sergio Daricello e la prima collezione che ha disegnato per il marchio, ovvero la collezione uomo primavera – estate 2013. Il marchio di prêt-à-porter italo-giapponese ha nominato alla direzione artistica il designer siciliano che, pur essendo molto giovane, ha già fatto un bel percorso nel mondo della moda.

Sergio ha un’esperienza come head designer delle linee uomo Versus e Versace Jeans e precedentemente ha maturato esperienze significative presso Dolce & Gabbana ed Etro. Originario di Palermo, si è trasferito a Milano dove si è laureato a pieni voti in fashion design all’Istituto Marangoni e, oltre che stilista, è anche pittore e grafico.

Dopo la collezione uomo, Sergio presenta ora la primavera – estate 2013 per la donna. L’ispirazione è una grande icona degli anni ’70: Veruschka, modella ed attrice che si è poi dedicata alla fotografia ed alla pittura una volta lasciate le passerelle. “Non mi ritengo solamente una modella, bensì un’artista vera in fuga verso nuove forme di vita”, disse Veruschka: dimostrazione ne sono le sue differenti esperienze, prese da Sergio come punto di partenza per dare vita alla sua donna. Le atmosfere e l’immaginario dei set fotografici prendono vita e ci portano verso un viaggio ideale in luoghi esotici, dai Caraibi fino al Sahara: ne deriva un guardaroba che è un insieme di capi dai richiami tropicali e dai colori accesi rubati alla natura. Ma l’innovazione di Sergio non trascura certo la migliore tradizione del marchio Fujiwara: continua infatti lo studio dei volumi così come la ricerca di materiali sempre differenti.

I tailleur sono composti da pantaloni taglio slim e da giacche che hanno spalle squadrate e rever in raso per la sera. Ci sono anche dei pantaloni con fondo svasato, con un tipico richiamo agli anni ’70. C’è spazio per camicie classiche e per camicie ampie in seta lavata e chiffon. Tornano le pencil skirt, ovvero le gonne a tubino, anche in formato mini, e gli abiti a peplo. Immancabili le tute con forme donanti per tutte le donne. La maglieria è rappresentata da top e abiti in filato di cotone a maglia rasata e sono capi che giocano con sovrapposizioni e drappeggi: il coprispalle e la canotta compongono un gioco bicolore.

I materiali sono tanti e per tante esigenze: raso di cotone, monocolore e stampato, sete lavate, chiffon e raso di seta, tessuti bouclé, jersey. Parlando dello studio dei volumi ecco una crepe de Chine piuttosto sostenuta ed il mikado: i volumi vengono subito enfatizzati diventando un elemento importante e distintivo.

Come dicevamo i colori sono ispirati alla e dalla natura: ci sono tutti i toni delle sabbie, il blu in variante sky, il verde brillante come le foglie di kenzia, il fucsia acceso tipico delle orchidee. Il nero è presente soprattutto per la sera. E poi ci sono le stampe tropicali, magnifici giardini che fioriscono su completi, abiti a tubino ed anche su scarpe e borse.

Parte integrante della collezione sono gli accessori: sandali vertiginosi con plateau, zeppe in pelle ricoperta in canvas, borse in versione maxi in pelle bicolore, secchielli e la bag Giuliana in stampa tropicale, disponibile anche in abbinamento pelle / tessuto. Immancabili piccole borse e pochette che fanno tornare le donne un po’ bambine e danno quel senso di leggerezza e libertà.

Un guardaroba multi-culturale e multi sfaccettato, variegato, ricco di esperienze, riferimenti e proposte: ogni donna può trovare i capi più adatti al proprio stile di vita, alle proprie esigenze, al proprio quotidiano.

Ringraziamo tutto lo staff di Giuliano Fujiwara per l’accoglienza e la disponibilità.

di E. Pirre’

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