FRANCIACORTA: SENTOR DIVINO nei Sacri Chiostri milanesi

Percezione di Festival Franciacorta a Milano, una degustazione, un abbinamento perfetto tra me e i Chiostri del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, lunedì 26 maggio, a occhi chiusi per degustare ogni tipologia di Franciacorta.
Dalle 16 alle 21 i migliori Sommelier AIS della Lombardia e 37 aziende ci hanno immersi nel divino mondo della Franciacorta. Non un vino, ma il vino. Uno dei pochi che viene ancora oggi prodotto con il metodo della rifermentazione in bottiglia, riconosciuto come uno dei più prestigiosi ambasciatori del Made in Italy.
Abbinamenti creativi, esaltazione dell’esperienza organolettica, tradizione regionale e interpretazioni culinarie sono solo alcuni dei piatti presentati durante l’evento ai Chiostri del Museo. Una serata che ha avuto del sacro e del profano, un quadrilatero che ha dato l’idea di uno stuzzicante osservatorio. 3 archi, 3 scene diverse, 3 pièce teatrali d’improvvisazione con al centro il vino, la sua sfumatura, il suo vissuto. Un uomo solitario al tavolino che prende appunti osservando il colore del vino nel suo calice, un sommelier agghindato davanti alla sua postazione, un gruppo di amiche che ridono di bollicine. Questi i 3 istanti. L’obiettivo della serata: toccare con mano il cuore della Franciacorta portando il cuore molto lontano, e l’emozione molto, molto vicina.

DSC_6892
Una competizione culinaria tra wine blogger, food blogger e visitatori, uno show cooking diretto dalla food blogger Chiara Maci, Chef, esperti enogastronomici, giornalisti e sommelier, personalità fermentate all’interno della serata e che hanno movimentato e arricchito l’atmosfera. Un bel momento. L’etichetta migliore per me? Satin del Castaldi. Occhi chiusi, odore di natura, rumore di allegria.
Un incontro tra prodotto e storia, quello del Festival Franciacorta, che ci dà modo di vedere da vicino la Franciacorta, la sua eccellenza italiana, la sua anima. Zona che oggi supera i 14 milioni di bottiglie, di cui circa 1,3 milioni destinate al mercato estero. E la chiave del suo successo, oltre che essere la qualità del prodotto stesso, risiede nella capacità delle realtà del territorio di “fare sistema” per sostenere questo comparto economico così rilevante per il territorio.
Il vino eleva l’anima e i pensieri, e le inquietudini si allontanano dal cuore dell’uomo. Lo diceva Pindaro. E io non posso far altro che tatuarlo sulla luna di questa splendida serata estiva.

di Erika Fabiano

Be first to comment

Rispondi

Contenuto non disponibile
Consenti i cookie cliccando su "Accetta" nel banner"

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.