Franciacorta: al via la vendemmia in Berlucchi

Borgonato, 7 agosto 2012

Inizierà domani la vendemmia alla Guido Berlucchi: le aspettative, complice il meteo soleggiato, sono ottimistiche. I primi a cadere nelle cassette dei vendemmiatori saranno i Pinot neri dello storico vigneto Ragnòli, a Colombaro di Corte Franca.

La maturazione dei grappoli è stata inizialmente ritardata dal clima primaverile freddo e piovoso, che aveva peraltro preoccupato gli agronomi dell’azienda per la presenza di patologie fungine. Dopo la fioritura, invece, le temperature elevate hanno permesso un recupero sui tempi, consentendo anzi un anticipo di raccolta di una decina di giorni.

“Interverremo rapidamente per mantenere elevate acidità e contenere il grado zuccherino”, dice Arturo Ziliani, enologo e vicepresidente della Guido Berlucchi, “da domani, potremo contare su 1200 vendemmiatori, impegnati su 500 ettari di vigneto in tutto il territorio”.

Peculiarità della casa di Borgonato è infatti un patrimonio di uve Chardonnay e Pinot nero provenienti da circa mille diversi vigneti in Franciacorta, sia di proprietà che appartenenti a conferitori selezionati e fidelizzati. Inoltre, l’avveniristico impianto di “pressatura qualitativa”, con otto speciali presse a piatto inclinato, permette di spremere 2.500 quintali d’uva al giorno, contraendo i tempi della raccolta: un grande vantaggio nelle annate più calde, come quella attuale.

Da quest’anno, il Regolamento del Consorzio Franciacorta prevede una riduzione delle rese in uva e in mosto, a tutto vantaggio della qualità. “E’ l’ufficializzazione di un percorso che l’azienda ha intrapreso già sei anni fa. Depennare l’ultima frazione del mosto consentirà un miglioramento complessivo del Franciacorta, soprattutto nella versione non millesimata”, dice Arturo Ziliani.

Infine, l’azienda ha ultimato le prove di sperimentazione della confusione sessuale contro la tignoletta: nei vigneti sono state collocate trappole che saturano l’aria di ormoni femminili, disorientando il maschio della specie e impedendo l’accoppiamento e la diffusione del pericoloso infestante. Inoltre, alcuni selezionati vigneti a Borgonato sono stati “tappezzati” di essenze erbose che non competono con quelle naturalmente presenti e bloccano invece il propagarsi delle varietà infestanti, che esigono severi trattamenti.

 

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