“Filippo de Pisis botanico flâneur” a Milano

Presso la Fondazione Corrente di Milano, è in corso la mostra Filippo de Pisis botanico flâneur. L’erbario ritrovato: fiori collezionati, fiori dipinti dove le opere ad acquerello a soggetto floreale dialogano con i fogli dell’erbario che il pittore ferrarese compose ancora adolescente.

Lo spunto dell’esposizione nasce dalla pubblicazione del libro Filippo de Pisis botanico flâneur – un giovane tra erbe, ville, poesia, frutto del lavoro di Paola Roncarati e Rossella Marcucci affrontato per riaccorpare i fogli dell’erbario donati da de Pisis all’Orto botanico di Padova e andati dispersi, negli anni trenta, in seguito a un nuovo riordino dei 600.000 fogli degli erbari conservati nell’istituto patavino.

L’erbario di Filippo de Pisis, rimasto circondato da un’aura di leggendario mistero per molti anni, si è rivelato essere un importante tassello nella comprensione della personalità complessa e poliedrica dell’artista.

Fin da giovanissimo, il futuro pittore manifesta un temperamento curioso e avido di conoscenza: si dedica alla composizione di versi, scritti e trattati, ma anche alla raccolta di ceramiche e cimeli antichi. Dimostra una predisposizione allo studio e all’approfondimento di svariate discipline tra le quali la storia dell’arte e la letteratura, ma anche l’entomologia e la botanica.

Il botanico è dunque uno degli aspetti di una personalità brillante e instancabile capace di trasformare le gite in bicicletta con i fratelli in occasioni per raccogliere e collezionare piante, fiori e insetti e poi classificarli con stupefacente competenza.

De Pisis è, però, un botanico flâneur, “alla Baudelaire”: la raccolta meticolosa delle piante non è il fine unico dell’errare per le campagne, ma è piuttosto uno dei mezzi per conseguire il godimento conoscitivo della Natura e compenetrare il misterioso fascino del Creato. Raccoglie gli esemplari vegetali con lo stupore e la cura di un esteta nel rispetto della vita della pianta e caricando il gesto di un’accezione quasi filosofica e mistica.

La forza e la bellezza dei fiori che de Pisis dipinge si fonda proprio sulla conoscenza delle tipologie floreali accumulata nel compilare l’erbario, tra le giornate passate all’aria aperta a erborizzare e quelle trascorse nella sua “camera melodrammatica” a studiare autorevoli testi di botanica. L’abilità con la quale de Pisis ritrae i suoi fiori, non lascia spazio all’invenzione o all’esitazione e gli permette, con pochi e sapienti tocchi, di trasmettere l’intrinseca e reale bellezza della varietà di colori e specie.

Nella tecnica dell’acquerello, la velocità precisa e sapiente nel cogliere con gli occhi, e con il pennello, l’incanto di un mazzolino in un vasetto suggerisce una seducente analogia con la gestualità delicata, rapida ma accurata, del raccogliere un fiore. Entrambe sono guidate da una profonda sensibilità e amore verso la Natura, da un trasporto emotivo di partecipazione alla bellezza venata di malinconia se percepita nella sua caducità.

I fogli d’erbario e gli acquerelli dialogano così nello spazio intimo della Fondazione Corrente, suggerendo una continuità e un legame tra la sapienza botanica e la passione per la Natura, tra il malinconico splendore di un fiore reciso in un vaso e il valore scientifico di un esemplare botanico su un foglio d’erbario o la bellezza estatica di un mazzo di fiori ritratto sulla tela.

Maddalena Tibertelli de Pisis

 

 

Mostra a cura di Elisa Camesasca e Maddalena Tibertelli de Pisis

Durata: 16 maggio – 22 giugno 2012

Sede: Fondazione Corrente, via Carlo Porta 5, Milano – tel. 02.6572627

Orari: dal martedì al giovedì, 9 – 12.30 e15 – 18.30; venerdì, 15 – 18.30

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