ANTONIO JOLI TRA NAPOLI, ROMA E MADRID

Giovedì 14 giugno alle ore 12, negli  Appartamenti  Storici della Reggia di Caserta si  inaugura la mostra  dedicata ad Antonio Joli (Modena  1700 ca. – Napoli  1777), organizzata dalla Soprintendenza  in collaborazione  con Civita. Il progetto  espositivo ricostruisce  attraverso trentanove  opere il periodo della maturità  del pittore modenese,  quello della sua attività  madrilena (1749-1754)  ed in seguito, più approfonditamente,  quello dal  1759 fino al 1777 presso la corte borbonica  napoletana. Il percorso allestito nella  Sala delle  Guardie del Corpo e retrostanze, si articola  in  4 sezioni: le  vedute  spagnole, le vedute di Napoli e dintorni,  le scenografie  e le vedute di Roma.
Le vedute spagnole Costituita da tre vedute madrilene e da una  veduta di Aranjuez con la flotta del Tajo, illustrata  minuziosamente nel manoscritto autografo del Farinelli  conservato presso la Biblioteca Nazionale di Madrid  (un’altra copia del manoscritto, di minor pregio  è conservata presso il Collegio di Spagna di Bologna).  La flotta fu probabilmente ideata dallo Joli ed  una conferma a questa ipotesi è il fatto che nel  1740, durante il suo periodo veneziano (1732-1746),  disegnò quattro imbarcazioni per la regata sul  Canal  Grande in onore del principe Federico Cristiano  di Sassonia.
Le vedute di Napoli e dintorni Costituita  da opere conservate sia presso  la Reggia vanvitelliana  sia presso il Museo di  San Martino. Tra queste spiccano:  il dipinto raffigurante L’inaugurazione  della cascata del Parco,  evento organizzato  in occasione delle nozze di Ferdinando  IV con  la regina Maria Carolina nel maggio del 1768  e  la tela con l’ Interno  del Tempio di Poseidone a Paestum, realizzata  nel 1759, dopo che il pittore si era recato personalmente  nell’antica città per ammirarne le vestigia. Esposto in mostra anche un dipinto raffigurante  l’ Arco di Traiano  a Benevento, risultato pendant di una tela, di identico  soggetto, recentemente acquisita dal museo del  Prado  di Madrid.
Le scenografie E’ la sezione  più innovativa, costituita da dipinti conservati  a Caserta, uno dei quali può sicuramente riconnettersi  alla scenografia dell’Alessandro  nelle Indie opera già  messa in scena al teatro  San Giovanni Crisostomo  di Venezia durante il Carnevale  del 1738 e riproposta  nello spettacolo del 29 maggio  1768 presso il  San Carlo di Napoli. Di questa  sezione  è parte integrante, anche se a distanza,  la visita  del Teatro di Corte nel quale è documentato  che  lo Joli realizzò alcune scenografie di opere  liriche.
Le  vedute di Roma In questa  sezione  saranno esposti i dipinti conservati presso  la  Reggia, messi a confronto con opere di Michele  Marieschi  (1710- 1743) provenienti dal Museo Filangieri  di  Napoli e di Bernardo Bellotto (1722-1780) dal  Museo  Civico di Asolo, opere che si riconnettono  sia  alla formazione dell’artista sia ai soggetti  romani  esposti. Tra i dipinti casertani spicca  una  splendida Veduta  del Tevere con Castel Sant’Angelo e San Pietro  e una Veduta  di  Piazza del Popolo di cui lo Joli realizza  diverse versioni, trattandosi di un soggetto particolarmente  gradito ai viaggiatori del Grand Tour. Ma il pittore  guardò all’urbs  Romana anche come città antica, simbolo  del  mondo classico. Questa fu l’idea che sottese  alla  realizzazione delle diverse versioni del  Campo vaccino  e dei Paesaggio  con ruderi dipinti, nei quali il pittore  opera a metà tra capriccio e veduta. Nell’esecuzione  di questo tema lo Joli non poté trascurare  l’illustre opera del veneziano Giovan Battista  Piranesi,  le cui incisioni rappresentano, per  la maggior parte,  proprio monumenti dell’antica  Roma.
Un  sostanzioso incipit della  mostra è nella sala delle  Guardie del corpo dove  sarà collocata una Veduta  di Gaspar  Van Wittel (Luigi Vanvitelli in una  lettera al fratello  Urbano rileva una notevole  affinità tra le vedute  dello Joli e quelle del  padre) affiancata dalle  due grandi tele dello  Joli che documentano, da mare  e da terra, la partenza  di re Carlo per la Spagna. Nella stessa  sala delle Guardie del corpo il  grande dipinto  di Giovanni Paolo Pannini (1691-1795),  maestro  dello Joli durante il periodo romano, raffigurante  Carlo di Borbone visita la basilica di San Pietro,  oggi al Museo di Capodimonte, sarà messo a confronto  con quello realizzato da Joli – Arrivo al Palazzo del Quirinale di Alvise  Mocenigo – proveniente da Venezia.
Infine in mostra anche due Vedute di Napoli  da Portici, di grandi dimensioni una delle quali  di proprietà di Intesasanpaolo.


Antonio  Joli tra Napoli, Roma e Madrid. Le vedute,  le rovine, i capricci, le scenografie teatrali Dal 15 giugno al 14 ottobre 2012 Reggia  di Caserta – Appartamenti Storici Orario  visite: 8.30 – 19.00. Chiuso il martedì Info:  0823 448084; www.reggiadicaserta.beniculturali.it>; www.civita.it caserta@civitamusea.it

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