Abiti di Maria Antonietta Tovini per la mostra ‘Dialoghi di filo’

In occasione della mostra “Dialoghi di Filo“, in corso fino al 25 settembre a Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, viene proposto un percorso che indaga il rapporto tra formazione, produzione e creazione in ambito tessile, settori che contraddistinguono la produzione Made in Italy.
La mostra ospita i lavori tessili realizzati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera, testimonianze creative e materiche che dialogando con le opere esposte a Palazzo Morando, con le creazioni dell’artista Elisabetta Catamo e con tre ricostruzioni di abiti storici progettati e realizzati da Maria Antonietta Tovini con i tessuti Alcantara, Dedar e Dreamlux tre aziende che sostengono a vario titolo la mostra.
Abito con materiale ALCANTARA
E’ ispirato dal modello ‘Riding Habit’ della prima metà del Settecento. La versatilità del materiale Alcantara in tre diversi “pesi” è stata scelta per realizzare un abito solitamente in seta e lane pregiate. I motivi decorativi floreali sempre in Alcantara riprendono il ricamo di un berretto da casa maschile francese (conservato al museo Los Angeles County Museum of Art, esposto nel 2007 durante la Fashioning Fashion). Il berretto (‘Bonnet d’interior masculin’, probabile Francia 1725 -1775, in taffetas) presenta ricami originali in seta a ‘punto raso’ o ‘punto pittura’.
Abito campionario realizzato con tessuti DEDAR
Veste da casa, su modello storico dei primi del Seicento, realizzata con 9 tessuti da arredamento diversi e speculari per la parte esterna, e per la parte interna con altri 5 tessuti.
La veste è stata quasi interamente cucita a mano per rispettare le forme del modello storico. L’uso di pesantezze, proprie dei tessuti da arredamento, ha richiesto una armatura interna al corpino che è presente nell’originale ed è atta a sostenere l’intera struttura dell’abito. Fili ‘stramati’, dunque sfilati, da altri due tessuti, sono stati utilizzati per la parte di rifinitura e ricamo a punto ‘boulogne’ o ‘chouching’.

Maria Antonietta Tovini   per la mostra ‘Dialoghi di Filo’
Mantello di Luce realizzato con tessuto Velo Bronze DREAMLUX
Ispirato ad un soprabito creato da Mariano Fortuny nel 1910 e decorato tramite graffiature del tessuto su stampo appositamente realizzato (Art Light). Il motivo decorativo sul mantello è liberamente tratto dal tessuto “Papillons et Feuilles de Mauve” di Bianchini Férier et Cie del 1907, ora conservato nel Musée della Mode et du Textile a Parigi a sua volta ispirato ad un tessuto giapponese per kimono del tardo periodo Edo (1850-1867 circa) che fu di ispirazione a Fortuny per la stampa del soprabito.
Tessuto Dreamlux
Il processo industriale riguarda l’inserimento a telaio della fibra ottica, successivamente il tessuto per poter illuminare deve essere cablato e questo processo viene fatto manualmente. Il cablaggio viene poi collegato a un Led che viene alloggiato all’interno di un guscio appositamente predisposto.
La decorazione sul tessuto è stata realizzata interamente a mano attraverso una speciale tecnica denominata “Art Light” in cui la fibra ottica attraverso una graffiatura fa emergere la luce.

Abiti in ricostruzione storica di Maria Antonietta Tovini

per la mostra ‘Dialoghi di Filo’

Fino al 25 settembre 2016

Palazzo Morando | Costume Moda Immagine
via Sant’Andrea 6 – Milano

A cura di Livia Crispolti

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